La dieta mediterranea

La dieta mediterranea: una scelta sostenibile, senza rinunciare al piacere della carne di prima qualità!
Nel 2010 l’Unesco ha riconosciuto la dieta mediterranea come Patrimonio dell’Umanità, in quanto esempio di ricchezza culturale legata al territorio e allo sviluppo sostenibile della società, divenendo ufficialmente un’espressione tangibile della storia dei popoli.
Un modello che ha effetti positivi in ambito ambientale ed economico, poiché le produzioni agricole e agroalimentari di questo tipo, insieme alla tradizione culinaria, assicurano la qualità dal punto di vista organolettico, nel rispetto di fondamentali criteri etici.
Ma non solo, il ricorso alla dieta mediterranea apporta un miglioramento delle condizioni di salute delle persone, rappresentando un’importante occasione per sottrarsi alle abitudini alimentari dannose, oltre a salvaguardare la biodiversità alimentare.
I tratti salienti delle abitudini alimentari di tipo mediterraneo sono sempre gli stessi: presenza costante di varie tipologie di cereali, frutta e verdura di stagione, l’impiego dell’olio extra-vergine di oliva, pesce fresco e carne di prima scelta, al pari di proteine di origine vegetale.
Nello specifico, un consumo moderato di carne all’interno di una dieta varia ed equilibrata è assolutamente consigliato, seguendo le quantità suggerite dai nutrizionisti che includono 1 porzione da 100 g di carni rosse e/o bianche 2-3 volte la settimana e 50 g di salumi 1-2 volte la settimana.
Educare alla dieta mediterranea fin dall’età scolare non è solo un modo per aiutare le giovani generazioni a prevenire future patologie, ma anche una strategia per sfruttare le enormi potenzialità che può offrire in futuro questa scelta alimentare.
Fonte: Ministero della Salute
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